CAMPAGNA TESSERAMENTO 2024: IN SELLA ALLA TRANSIZIONE

CAMPAGNA TESSERAMENTO 2024: IN SELLA ALLA TRANSIZIONE

Di transizione ecologica si parla ormai da tempo (forse spesso a sproposito) e anche le risorse che vanno sotto il cappello del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sono rivolte generalmente ad iniziative per la sostenibilità.
La transizione verso un modello diverso di sviluppo economico richiede, oltre ad importanti investimenti finanziari, grande impegno e determinazione da parte della politica che purtroppo è più attenta al consenso elettorale che alle necessità delle generazioni future.

Ma anche i cittadini e cittadine giocano un ruolo importante nel percorso di cambiamento sociale e con i loro comportamenti quotidiani possono indirizzare le scelte dei decisori politici.
Ne è un esempio l’istituzione della ZTL della Via Conciliazione a Melegnano (interrotta nel mese di novembre) inizialmente contrastata dall’Amministrazione Comunale e poi convinta dalle molte richieste dei cittadini….e forse da una nuova sensibilità politica sui temi della mobilità cittadina.

La campagna tesseramento FIAB nazionale torna a focalizzare l’attenzione sui temi energetici e sul contributo che la bicicletta può dare alla transizione ecologica: a pochi mesi dalle prossime elezioni europee anche la “Commissione Europea, Parlamento Europeo e Consiglio Europeo hanno proclamato la propria adesione alla Declaration on Cycling, la Dichiarazione sulla bicicletta. Si tratta di un documento nel quale l’UE tutta ha evidenziato i benefici multipli della mobilità ciclistica in termini di tutela della salute pubblica, dell’economia, del mercato del lavoro e dell’ambiente…”.
Questo a conferma dell’attenzione sempre crescente sul tema della mobilità ciclistica come parte della soluzione ai problemi di invivibilità delle nostre città.

FIAB Melegnano continua a fare la sua parte, grazie a i suoi soci e socie, per cercare di accelerare il processo di cambiamento verso un’economia più sostenibile e inclusiva che non perda di vista le necessità delle generazioni future: tutti in sella, quindi, per la campagna tesseramento 2024 e per affrontare insieme la transizione ecologica.

Per aderire ci sono diverse modalità, a voi scegliere la più comoda:
online: basta cliccare qui e compilare il form
– nella sede dell’associazione:
siamo aperti ogni mercoledì dalle 17.30 alle 19
– durante una delle iniziative: la prossima è il pranzo sociale di domenica 19 novembre

Grazie per il vostro sostegno!

CODICE DELLA STRADA: QUESTO SCONOSCIUTO…..

CODICE DELLA STRADA: QUESTO SCONOSCIUTO…..

Quante volte ci sentiamo dire che i ciclisti “non rispettano il Codice della Strada”!
Ebbene, il problema non è la frase fatta usata come una clava nei confronti del ciclista di turno, ma quanto si conoscono effettivamente le norme che regolano il Codice della Strada.

La sensazione è che la maggior parte di noi, se dovesse sostenere nuovamente l’esame di teoria della patente di guida, si troverebbe in difficoltà nel rispondere correttamente ai quiz senza una vera preparazione.
Questo perché nel frattempo si è aggiunta della segnaletica in funzione di nuovi usi della città e nuovi utenti sulla strada e spesso molti si trovano disorientati nel capire come comportarsi: ne abbiamo avuto un ennesimo esempio proprio di recente a Milano di cui potete leggere qui.

Una delle situazioni più controverse è quella degli attraversamenti pedonali, vissuti dai pedoni come una “gentile concessione del sovrano-automobilista” e chi viene da altre nazioni ancora si domanda perché si ringrazia quando un’automobilista si ferma per farci passare.
Per evitarvi inutili discussioni con chi vi dirà cosa dovete o non dovete fare sulle strisce pedonali, di seguito un semplice schemino con le indicazioni dei comportamenti.

CODICE DELLA STRADA: QUESTO SCONOSCIUTO…..

L’INCROCIO DI MILANO E L’ANALFABETISMO CICLABILE DELL’ITALIANO MEDIO

Sicuramente avrete letto o sentito del “dramma” che attanaglia la città di Milano….no, non ci riferiamo alle persone morte quasi quotidianamente sulle strade della metropoli…no, quello oramai non fa più notizia: le morti in strada sono derubricate ad effetti collaterali della mobilità automobilistica.
Gli unici che ancora si indignano (e magari bloccano la strada per qualche minuto per manifestare il proprio sdegno) sono visti come delle persone fuori dal mondo che pretendono di usare la città senza “un’auto di protezione”.

La vicenda dell’incrocio che vedete in foto è paradossale soprattutto per l’eco che ne ha dato la stampa, quelli che dovrebbero per mestiere aiutare le persone dando informazioni corrette per permette loro di capire, crescere nella propria conoscenza delle cose e farsi poi un’opinione personale.

Per fortuna esistono anche giornalisti che sanno fare ancora il loro mestiere e dunque non aggiungiamo nulla a quanto trovate scritto in questo articolo di Manuel Massimo, direttore responsabile di Bikeitalia.it.

PS: chi fosse curioso di sapere se questo incrocio funziona e se avete facebook, cercate Valerio Montieri (che conosciamo bene anche a Melegnano) e troverete un video dell’incrocio ampiamente e serenamente utilizzato da tutti: bici, pedoni ed automobilisti.

SETTIMANA EUROPEA MOBILITA’: COM’E’ ANDATA

SETTIMANA EUROPEA MOBILITA’: COM’E’ ANDATA

“….e anche quest’anno la Settimana Europea della Mobilità l’abbiamo archiviata”, parafrasando una famosa frase di un film che, per la verità, aveva un finale un po’ più scurrile. Il bilancio della nostra Settimana è tutto sommato positivo: la presenza alla giornata con il Quartiere Montorfano è stata molto apprezzata da bambini e bambine (nonostante la “concorrenza” di altre proposte in città); i servizi di pedibus e bicibus dove presenti dimostrano che l’attenzione dei genitori verso un modo più sostenibile di raggiungere la scuola è sempre crescente, ma la vera novità di quest’anno, dal nostro punto di vista, è la prossima realizzazione della pedonalizzazione di una piazza che oggi è un parcheggio in pieno centro cittadino.
Stiamo parlando di Piazza Garibaldi che nei mesi a venire sarà oggetto di riqualificazione, insieme ad un tratto della via Roma, per restituire spazio e sicurezza alle persone attraverso la pedonalizzazione di questo pezzo di città. Il maltempo non ci ha permesso di portare la presentazione del progetto proprio in Piazza Garibaldi; tuttavia siamo riusciti, grazie alla disponibilità del Comune, ad avere un momento pubblico nella Sala Consiliare del Broletto, alla presenza di Sindaco ed assessori e, soprattutto, dell’architetta che ha realizzato il progetto e lo ha illustrato ai cittadini e cittadine presenti.

Senza entrare nei dettagli del progetto, che in molti hanno già avuto modo di vedere su giornali e social media, c’è una cosa che ci ha lasciato piacevolmente sorpresi. Togliere anche 2 o 3 posti auto in genere scatena delle rivolte che a confronto l’ipotesi di una guerra nucleare spaventa di meno il politico/amministratore pubblico di turno. Il nostro termometro sono ovviamente i social media e registriamo che le voci “contro” l’eliminazione di questi posti auto sono tutto sommato molto contenute.
Vogliamo leggere questa situazione in modo positivo: è l’evidenza che forse sempre più persone stanno modificando la loro idea di mobilità, che c’è necessità di avere spazio per camminare, incontrarsi, fare comunità, che c’è bisogno di “democratizzare lo spazio pubblico” per dare opportunità di vivere la città in autonomia anche a chi ha un deambulatore o un passeggino.
Certo, non siamo così ingenui e il nostro auspicio è che questo intervento sia solo uno dei tanti per cambiare il volto di Melegnano e renderla più vivibile, sostenibile, sana e moderna, per i cittadini di oggi e quelli di domani.

Abbiamo terminato il nostro impegno con la partecipazione alle ENERGIADI, una gara nazionale a suon di pedalate tra le scuole del primo ciclo.
È una bella iniziativa per diffondere il tema dello sviluppo energetico sostenibile che l’Istituto Frisi quest’anno ha voluto portare nella Scuola di Cerro al Lambro e un gruppo di noi, insieme ad alcuni del servizio BICIBUS e la Cooperativa Praticare il futuro, ha pedalato per dare energia all’edificio scolastico.

Da ultimo anche una nota negativa.
Abbiamo proposto ai Comuni di Melegnano, Cerro al Lambro, Vizzolo, San Donato e Carpiano di realizzare una campagna per promuovere l’uso della bicicletta tra i giovani: una campagna giovane e fresca, già pronta a cui bastava modificare il logo inserendo quello del proprio comune, e poi provvedere alla stampa di manifesti da affiggere in città.
Ebbene, nessuno ha voluto accogliere questa proposta: le motivazioni non le conosciamo perché nessuno ci ha dato una risposta (ma ormai siamo abituati a questi silenzi istituzionali), ma comunque immaginiamo ci avrebbero detto che “non ci sono soldi” (anche a questo abbiamo fatto il callo).

Ecco, una cosa ci sentiamo di dire ad amministratori pubblici e politici: cambiare la mobilità nelle città non è più un’opzione ma una necessità impellente per tutti i motivi ambientali, di salubrità e vivibilità che ormai chiunque conosce. NON è sufficiente patrocinare una Settimana per la mobilità o presenziare a qualche convegno: occorrono investimenti puntuali per ridisegnare le città accompagnati da risorse per campagne di comunicazione che aiutino le persone a cambiare punto di vista sulla mobilità. Tempo non ce n’è più e i singoli fanno quel che possono: alla politica rendersi credibili.

 

LA FRANCIA E IL “COPIA-INCOLLA”

LA FRANCIA E IL “COPIA-INCOLLA”

Nell’anno di grazia 2023 d.c (dopo Covid), si torna a pedalare oltre l’italico confine: Francia, Canal du Midi, da Toulouse a Sète. È sano ogni tanto verificare de visu cosa fanno gli altri e scoprire che il mondo della ciclabilità esiste ed è molto più semplice di come lo si vive in Italia.

Ogni volta che pedalo in paesi a “ciclabilità avanzata” mi chiedo perché in Italia è tutto complicato, quando si tratta di bicicletta.
In Francia ho pedalato su strade a senso unico eccetto bici dove gli automobilisti attendevano serenamente che transitassero i ciclisti perché in due non ci si stava; tantissime le soluzioni con corsie ciclabili in carreggiata ben segnalate; cartelli ovunque che chiedono di fare attenzione a pedoni e ciclisti; accorgimenti semplici come una sagoma di un bambino agli attraversamenti pedonali. E no, non eravamo nei paesini sperduti nel nulla, ma anche in città medio grandi e sicuramente paragonabili a una qualsiasi realtà urbana di medie dimensioni della grande ed evoluta Città Metropolitana di Milano (tipo Melegnano).

Poi torni a casa e ti restano tanti ricordi, gli occhi ancora pieni dei paesaggi e luoghi visitati, le esperienze condivise con bici-amici…e una domanda martellante “perché da noi no?”

Giulietta

PS: Se volete vedere un po’ di foto e un breve video cliccate QUI

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