SAN DONATO MILANESE: 1 PASSO AVANTI, 2 INDIETRO

SAN DONATO MILANESE: 1 PASSO AVANTI, 2 INDIETRO

Leggiamo dal sito del Comune di San Donato Milanese che verranno chiusi il servizio di bike sharing e la Velostazione perché ritenuti onerosi e poco utilizzati (qui https://www.comune.sandonatomilanese.mi.it/-/mobilit-c3-a0-dolce-c2-abservizi-da-ripensare-c2-bb quanto scrive il Comune al riguardo).

Sono scelte che ci lasciano molto amaro in bocca come FIAB Melegnano, anche perché il Comune di San Donato Milanese è uno dei COMUNI CICLABILI 2023 grazie ad una buona valutazione proprio sul tema della ciclabilità urbana (qui http://www.comuniciclabili.it/valutazioni-sintetiche-comuniciclabili-6-edizione/).

Questa situazione ci dà lo spunto per alcune valutazioni sulla motivazione “del poco utilizzo”, come dire: vi abbiamo dato il giocattolo, non lo avete usato, ora ve lo togliamo.

Il problema di fondo di quasi tutte le Amministrazioni pubbliche è che il tema della mobilità ciclistica come NUOVO modello di mobilità per una NUOVA visione della città viene affrontato NON come una necessità impellente per rendere più vivibili i contesti urbani e per affrontare le sempre più urgenti questioni dei cambiamenti climatici ma come un “elemento accessorio”, una sorta di “regalo” che l’Amministratore di turno fa al cittadino, sempre che non ci siano altre questioni più urgenti da affrontare….e qualcosa di più importante lo si trova sempre molto facilmente.

Cambiare modello di mobilità richiede prima di tutto una visione chiara del futuro, idee innovative per fronteggiare i grandi cambiamenti, forte determinazione e coraggio per affrontare insieme ai cittadini i cambiamenti necessari: quale modello di città ha in mente l’Amministrazione del Comune di San Donato?

I cambiamenti che incidono profondamente nelle abitudini delle persone – e scegliere di muoversi a piedi o in bicicletta non è un automatismo semplice per nessuno – vanno aiutati e sostenuti con interventi specifici: non basta una ciclabile per fare i ciclisti, ma occorrono interventi per rendere più facile, semplice e sicuro l’uso della bicicletta. Occorrono interventi motivazionali per acquisire una forte consapevolezza che un’attività fisica quotidiana come andare a piedi o in bicicletta sono alla base della salute e benessere delle persone, a tutte le età.
Quali interventi ha introdotto questa Amministrazione per sostenere il cambiamento nelle abitudini di mobilità dei cittadini e cittadine di San Donato?

E da ultimo, considerata la dichiarazione dell’assessore Mistretta che recita, “….non intendiamo tagliare risorse destinate alla promozione della mobilità leggera, ma dobbiamo valutare interventi più efficaci e sperimentare nuove azioni per rilanciare una cultura della mobilità su due ruote su cui San Donato storicamente è sempre stata molto avanti» chiediamo: quali iniziative sono in cantiere e quante risorse sono state previste in bilancio? 

Auspichiamo delle risposte supportate da dati oggettivi, come cifre chiaramente individuabili dal Bilancio, e documenti progettuali, da cui si evinca una chiara politica per lo sviluppo della mobilità ciclistica: in mancanza di ciò le parole restano solo labili intenzioni da riproporre alle prossime elezioni comunali.
Perché si sa: la mobilità ciclistica come la sostenibilità tornano sempre utili in campagna elettorale, come un bel vestito che ci fa fare bella figura all’occorrenza, ma da riporre nell’armadio per la prossima festa.

PS: Ricordiamo a tutti e tutte che è vigente un BICIPLAN, è lo strumento amministrativo che indica le azioni da intraprendere per sviluppare e promuovere la mobilità ciclistica nel Comune.
Ci sembra utile ripartire da questo strumento anche per evitare di sprecare tempo e risorse in altre iniziative fini a se stesse.

2024: Un altro anno insieme, ci stai?

2024: Un altro anno insieme, ci stai?

È da poco scoccata la mezzanotte del 31 dicembre ed eccoci in un nuovo anno con tante speranze ed aspettative, come all’esordio di ogni nuovo anno. Il primo nostro augurio per voi è che possiate vedere esauditi i vostri desideri.

Anche noi, come associazione, nutriamo speranze ed aspettative…..sempre le stesse da anni, per la verità: vedere le nostre città finalmente restituite alle persone e rese più vivibili per tutti e tutte. Lo sappiamo che in molti ci considerano inguaribili sognatori senza speranze, ma senza sogni che vita sarebbe la nostra?

Certo, i sogni vanno aiutati se vogliamo che almeno qualcosa diventi realtà. E allora anche nel 2024 continuiamo a lavorare per rendere concreti i nostri sogni; cominciamo subito con un gennaio che ci vede impegnati nel contrastare un brutto progetto di riqualificazione della Piazza delle Associazioni a Melegnano.
Per chi non conosce Melegnano: stiamo parlando della piazza pedonale su cui affaccia una serie di edifici, tra cui la sede delle associazioni.
Si tratta di una piazza dove oggi sono presenti molte piante più che decennali che offrono una piacevole frescura nelle torride estati sempre più frequenti, grazie all’imponenza delle fitte chiome di rami e foglie.
Ebbene, lo studio di fattibilità approvato dall’Amministrazione Comunale di Melegnano, per quel poco che siamo riusciti a capire dai disegni, prevede l’abbattimento di tutte le piante oggi presenti sulla piazza e ci stiamo chiedendo, insieme ad altre associazioni, quale sia l’obbiettivo di questo progetto, considerato che le piante, per stessa ammissione dell’Amministrazione, sono sane.

Per capire qualcosa in più e portare il contributo propositivo delle associazioni, abbiamo avviato con altri un processo previsto dal Regolamento di Partecipazione del Comune per convocare un’assemblea pubblica dove Sindaco, Assessori e progettisti potranno illustrare alla cittadinanza i dettagli del progetto di riqualificazione della Piazza.

La lettera con cui chiediamo l’assemblea va sostenuta dalle firme di almeno 50 cittadini: cominciamo mercoledì 3 gennaio, con un’apertura straordinaria della nostra sede, dalle 17.30 alle 19, per raccogliere le firme dei residenti di Melegnano.

Mai come in questo momento facciamo nostro il pensiero espresso dal Presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno …..Prima che un dovere, partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà. Anche un diritto al futuro. Alla costruzione del futuro. Partecipare significa farsi carico della propria comunità. Ciascuno per la sua parte…..”

Un altro anno insieme: ci stai?

LA CICLABILE PAULLO-MILANO: QUANDO LE IDEE PARTONO DA LONTANO

LA CICLABILE PAULLO-MILANO: QUANDO LE IDEE PARTONO DA LONTANO

Il giorno 21 dicembre 2023 è partita la cantierizzazione dell’itinerario n.7 del Biciplan di Città Metropolitana, che collegherà Milano con Paullo, passando per Peschiera Borromeo, Colturano e Mediglia. Come FIAB non possiamo che esprimere grande soddisfazione per questo risultato, ancorché parziale (quello finale potremo valutarlo soltanto quando l’opera sarà ultimata).

Ricordiamo infatti gli anni di lavoro, di speranze, di impegno, di illusioni che la nostra associazione Paullo Che Pedala-FIAB (ora purtroppo chiusa dopo la scomparsa del suo storico Presidente Ezio Intropido) ha dedicato per chiedere alle istituzioni la realizzazione di questa opera nel tratto tra Mediglia e Paullo. Ore dedicate allo studio di documenti, a incontri, riunioni, seminari, manifestazioni. Chilometri di strada percorsi vagando tra uffici sparsi tra Milano, Paullo, Mediglia, Lodi. Ore spese in attesa di essere ricevuti da amministratori locali, dirigenti provinciali, tecnici, architetti, consorzi di bonifica, funzionari regionali, manager della Fondazione Cà Granda, titolare dei terreni e perfino un prete.

Ricordiamo anche la profonda amarezza di Ezio quando, alla fine del 2015, il Comune di Mediglia decise di non partecipare a un Bando di Regione Lombardia da venti milioni di euro per la Mobilità Ciclistica (POR FESR 2014- 2020), che finanziava a fondo perduto fino al 70% del costo dell’opera, per la realizzazione della pista ciclo pedonale Paullo-Mombretto. Eppure, dal lontano 2009, quando era iniziato l’impegno fattivo di Paullo che Pedala-FIAB per la ciclabile, ora finalmente sembrava di vedere una luce in fondo al tunnel. I presupposti c’erano tutti: Città Metropolitana che chiede al Comune di Paullo lo studio di fattibilità redatto da FIAB, il Comune di Mediglia che ne delibera l’approvazione e la realizzazione entro il 2016. I prerequisiti c’erano proprio tutti; perfino la cometa Catalina solcava il cielo di Milano prima di Natale! Eppure, non se ne fece nulla.

Carta straccia le 675 firme raccolte in un solo giorno per chiedere la ciclabile, buttati i 6.000€ spesi da tre comuni per commissionare il progetto preliminare a FIAB, inutili le manifestazioni di centinaia di ciclisti che per tre volte hanno occupato con le loro biciclette la Strada Consortile, vano il coinvolgimento di una deputata della Repubblica, dimenticati gli impegni presi con i cittadini. La Politica non aveva colto l’importanza di questo collegamento ciclabile per la mobilità quotidiana, per il turismo, per il lavoro, per ridurre la concentrazione di inquinanti nell’aria, per evitare il solito, mesto mazzo di fiori al bordo della strada.

Oggi finalmente dopo esattamente otto anni da quel 2015, ecco l’annuncio del Sindaco Fabiano, con ringraziamenti i ad amministratori presenti e passati, Regione Lombardia, Città Metropolitana etc… Ma nessun cenno al lavoro fatto da FIAB. Noi crediamo che sarebbe stato corretto includere nei ringraziamenti anche l’associazione Paullo che Pedala-FIAB e il suo visionario Presidente, non solo per avere, per primi, dato forma a un’idea di mobilità sostenibile che fino al 2007 (quando Paullo che Pedala si presentò alla città nella sala consiliare del Comune di Paullo con questa “mission”) nessun amministratore del territorio aveva mai considerato, ma anche per aver promosso la realizzazione del progetto preliminare, e soprattutto per la lunga (e gratuita) collaborazione con l’ex sindaco di Mediglia Bianchi, che ha permesso di mettere in rete tutti i soggetti, politici e non, e gli stakeholders che oggi,  finalmente, hanno capito il valore strategico di questa opera.

Se non l’ha fatto il Sindaco di Mediglia lo faremo noi: grazie Ezio, noi non dimenticheremo quanto ti sei prodigato per questa ciclabile e ci impegneremo affinché ti venga intitolata.

Daniela Paraboschi

Grazie alla nostra socia Daniela per aver ricordato la storia di questo percorso ciclabile e ci uniamo al ringraziamento ad Ezio con cui abbiamo condiviso questa “storia infinita” con lieto fine.

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