CICLABILE PAULLO-MILANO: GRAZIE EZIO!

CICLABILE PAULLO-MILANO: GRAZIE EZIO!

Daniela Paraboschi, moglie di Ezio Intropido e nostra socia, con queste belle parole ha ricordato il lungo percorso per arrivare alla realizzazione della ciclabile Paullo-Milano.
E’ un pezzo di storia di FIAB, perché le associazioni sono la vera forza dei territori

“Era il febbraio 2007 quando proprio in questa sala ci presentavamo come Paullo che Pedala alla nostra comunità, e su quel telone venivano proiettate delle slide che parlavano di un “anello mancante”, la ciclabile Paullo-Mombretto.
Sono molto onorata per questo riconoscimento che assegna giustamente la paternità ideale di questo progetto del tratto Paullo Mediglia dell’itinerario n.7 della rete ciclabile di Città Metropolitana allo storico Presidente di Paullo che Pedala FIAB, Ezio Intropido.

Quello che Ezio ha capitanato così bene è stato un lavoro di squadra. Ezio era il nostro presidente, il nostro faro, il nostro centravanti, il nostro Van Basten, il nostro Ibrahimovic, il nostro bomber, ed era un bomber eccezionale, carismatico, capace di ascoltare tutti e di fare la sintesi; capace parlare con tutti, in modo trasversale agli schieramenti politici, in modo non ideologico, e di portare all’attenzione delle istituzioni più alte le istanze provenienti dal territorio, secondo la mission dell’associazione scritta nel nostro statuto. E vorrei sottolineare ancora una volta che il nostro presidente era l’espressione di un collettivo di persone che ha collaborato per ben undici anni sui temi della mobilità sostenibile su tanti fronti, non solo quello della ciclabile Paullo Mombretto.

Siamo partiti nel 2006 come cellula di un’altra sezione FIAB, CicLodi-FIAB, presieduta dalla grandissima Giuseppina Spagnolello, con l’ambizione di raggiugere 20 soci. Già al primo anno eravamo in 100. Siamo arrivati ad avere 170 soci.
Ma dietro Ezio c’era un sodalizio, c’era un consiglio direttivo operoso e infaticabile, con capacità organizzative e competenze di altissimo profilo, che sono stati una risorsa per la nostra comunità.

C’erano i soci, tantissimi, sempre presenti agli eventi, collaborativi nei progetti, dalla raccolta firme al presidio della nostra sede e dei vari gazebo, dall’educazione stradale nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, alla promozione della mobilità dolce, dalle gite all’estero (organizzate per capire e per far capire che un altro modello di mobilità non è solo possibile ma ne-ces-sa-rio), agli eventi conviviali, alle pedalate sia quelle sul territorio che quelle (tre) per chiedere alle istituzioni di impegnarsi per questa ciclabile.

E, ultima ma non per ultima, dietro di noi c’era la FIAB nazionale, con il suo ruolo nazionale di associazione di protezione ambientale e con le sue indiscusse competenze nel settore della sicurezza stradale. Senza FIAB non saremmo stati niente, solo un’associazione di amanti della bici.
Possiamo dire che Ezio è stata l’espressione più concreta di quello che a lui piaceva chiamare cittadinanza attiva: una forma di restituzione finalizzata a migliorare le condizioni della nostra comunità.
Credo che quello che viene tributato oggi sia un riconoscimento giusto anche per questo, e ringrazio il consigliere delegato Marco Griguolo per averci riconosciuto questo diritto di “primogenitura” se così si può chiamare.

Perché le grandi opere si possono progettare, finanziare, appaltare, perfino realizzare, ma per prima cosa bisogna immaginarle, sognarle, e noi questa ciclabile l’abbiamo sognata per primi, Ezio l’ha sognata prima di tutti noi.
E se è vero, come diceva Nelson Mandela, che un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso, allora caro Ezio hai vinto tu. Ma abbiamo vinto anche tutti noi. Grazie a tutti.”

MELEGNANO, SICUREZZA STRADALE: PARLIAMONE….MA SERIAMENTE

MELEGNANO, SICUREZZA STRADALE: PARLIAMONE….MA SERIAMENTE

In questi giorni si susseguono articoli sulla stampa locale sul tema della sicurezza per i ciclisti in città.
Riteniamo sia giunto il momento di dire la nostra con una precisa proposta per l’Amministrazione e la politica di Melegnano.

COMUNICATO STAMPA
9/2/2024

Apprendiamo dalla stampa che si è (ri)aperto il dibattito sul tema della sicurezza per i ciclisti a Melegnano.
Il tema della sicurezza sulle strade è troppo delicato ed importante per essere affrontato un tanto al chilo e con qualche battuta sui giornali: la Giornata delle Vittime della Strada per la nostra associazione non è una passerella ma un impegno quotidiano (https://fiabmelegnano.it/18-novembre-2023-vittime-della-strada-per-non-dimenticare/) fatto anche di proposte concrete alle Amministrazioni di turno che, mediamente, affrontano il tema con soluzioni fantasiose che, oltre a non risolvere i problemi, spesso ne creano di nuovi proprio a quegli utenti della strada che si vorrebbe tutelare.

Se problema di sicurezza esiste a Melegnano – e da anni come associazione ci battiamo perché la città possa essere più vivibile per tutti i cittadini e cittadine, a partire da chi è più vulnerabile – allora chiediamo con forza di smetterla con le polemiche e istituire una tavolo permanente di confronto cui possano partecipare persone competenti in materia di sicurezza sulle strade, oltre a rappresentanti di categorie di utenti vulnerabili quali ciclisti, portatori di handicap, anziani e genitori in rappresentanza di chi voce non ha in città, i bambini e le bambine.

Questa la nostra proposta per il Sindaco Bellomo e per tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale: un tavolo di confronto dove discutere della Melegnano del futuro e ripensare, insieme ai cittadini e cittadine, una città sicura, sana e vivibile per tutti e tutte.

BOLOGNA CITTA’ 30: IL FUTURO E’ QUI

BOLOGNA CITTA’ 30: IL FUTURO E’ QUI

La città di Bologna sta affrontando un grande cambiamento che la porta direttamente tra le città europee più avanzate per quanto riguarda la mobilità e la sicurezza.
Bologna è diventata Città 30 e cambiano dunque le regole di velocità per dare a tutti e tutte la possibilità di muoversi in sicurezza e migliorare lo spazio pubblico.

Come tutti i cambiamenti anche questo si porta dietro una buona dose di contrarietà e malumori che noi facciamo veramente fatica a comprendere: l’abbassamento del limite di velocità da 50 km/h a 30 km/h non comporta un aumento dei tempi di percorrenza se non nell’ordine di pochi secondi in più, un limite però che può fare la differenza tra la vita e la morte di una persona. Davvero ci sono persone disposte a mettere a repentaglio la vita umana di qualcuno solo per arrivare in ufficio qualche secondo prima?

Noi NO e siamo a fianco degli Amministratori Pubblici della città di Bologna che stanno cercando – con fatti concreti e non le solite parole sempre utili in campagne elettorali – di migliorare la qualità della vita di tutte le persone, a partire da quelle più “vulnerabili”.

PS: QUI trovate una serie di informazioni utili a smontare le molte fake news in circolazione….e per quelli che mettono in discussione anche le leggi della fisica rimane solo la MASTER CARD (con cui però non di può comprare la vita delle persone)

SAN DONATO MILANESE: 1 PASSO AVANTI, 2 INDIETRO

SAN DONATO MILANESE: 1 PASSO AVANTI, 2 INDIETRO

Leggiamo dal sito del Comune di San Donato Milanese che verranno chiusi il servizio di bike sharing e la Velostazione perché ritenuti onerosi e poco utilizzati (qui https://www.comune.sandonatomilanese.mi.it/-/mobilit-c3-a0-dolce-c2-abservizi-da-ripensare-c2-bb quanto scrive il Comune al riguardo).

Sono scelte che ci lasciano molto amaro in bocca come FIAB Melegnano, anche perché il Comune di San Donato Milanese è uno dei COMUNI CICLABILI 2023 grazie ad una buona valutazione proprio sul tema della ciclabilità urbana (qui http://www.comuniciclabili.it/valutazioni-sintetiche-comuniciclabili-6-edizione/).

Questa situazione ci dà lo spunto per alcune valutazioni sulla motivazione “del poco utilizzo”, come dire: vi abbiamo dato il giocattolo, non lo avete usato, ora ve lo togliamo.

Il problema di fondo di quasi tutte le Amministrazioni pubbliche è che il tema della mobilità ciclistica come NUOVO modello di mobilità per una NUOVA visione della città viene affrontato NON come una necessità impellente per rendere più vivibili i contesti urbani e per affrontare le sempre più urgenti questioni dei cambiamenti climatici ma come un “elemento accessorio”, una sorta di “regalo” che l’Amministratore di turno fa al cittadino, sempre che non ci siano altre questioni più urgenti da affrontare….e qualcosa di più importante lo si trova sempre molto facilmente.

Cambiare modello di mobilità richiede prima di tutto una visione chiara del futuro, idee innovative per fronteggiare i grandi cambiamenti, forte determinazione e coraggio per affrontare insieme ai cittadini i cambiamenti necessari: quale modello di città ha in mente l’Amministrazione del Comune di San Donato?

I cambiamenti che incidono profondamente nelle abitudini delle persone – e scegliere di muoversi a piedi o in bicicletta non è un automatismo semplice per nessuno – vanno aiutati e sostenuti con interventi specifici: non basta una ciclabile per fare i ciclisti, ma occorrono interventi per rendere più facile, semplice e sicuro l’uso della bicicletta. Occorrono interventi motivazionali per acquisire una forte consapevolezza che un’attività fisica quotidiana come andare a piedi o in bicicletta sono alla base della salute e benessere delle persone, a tutte le età.
Quali interventi ha introdotto questa Amministrazione per sostenere il cambiamento nelle abitudini di mobilità dei cittadini e cittadine di San Donato?

E da ultimo, considerata la dichiarazione dell’assessore Mistretta che recita, “….non intendiamo tagliare risorse destinate alla promozione della mobilità leggera, ma dobbiamo valutare interventi più efficaci e sperimentare nuove azioni per rilanciare una cultura della mobilità su due ruote su cui San Donato storicamente è sempre stata molto avanti» chiediamo: quali iniziative sono in cantiere e quante risorse sono state previste in bilancio? 

Auspichiamo delle risposte supportate da dati oggettivi, come cifre chiaramente individuabili dal Bilancio, e documenti progettuali, da cui si evinca una chiara politica per lo sviluppo della mobilità ciclistica: in mancanza di ciò le parole restano solo labili intenzioni da riproporre alle prossime elezioni comunali.
Perché si sa: la mobilità ciclistica come la sostenibilità tornano sempre utili in campagna elettorale, come un bel vestito che ci fa fare bella figura all’occorrenza, ma da riporre nell’armadio per la prossima festa.

PS: Ricordiamo a tutti e tutte che è vigente un BICIPLAN, è lo strumento amministrativo che indica le azioni da intraprendere per sviluppare e promuovere la mobilità ciclistica nel Comune.
Ci sembra utile ripartire da questo strumento anche per evitare di sprecare tempo e risorse in altre iniziative fini a se stesse.

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