TRENORD: COMPRA TRENI PER BICI E NON LI FA USARE

TRENORD: COMPRA TRENI PER BICI E NON LI FA USARE

Di seguito il comunicato stampa sull’ennesimo disservizio TRENORD.

Comunicato stampa FIAB Lombardia – 28/7/2021 

LA CALDA ESTATE DI CHI PEDALA SOTTO IL GIOGO DI TRENORD
Un nuovo capitolo della saga: come ti impedisco l’uso del treno con bici.
FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta continua la battaglia per il ripristino del servizio.

Da metà aprile Trenord ha introdotto i treni modello CARAVAGGIO sulla linea Milano-Arona-Domodossola.
Si tratta di treni regionali (fanno tutte le fermate) e regionali veloci (solo le fermate principali).
La notizia la si trova direttamente sul sito dell’azienda: https://www.trenord.it/news/trenord-informa/notizie/da-lunedi-12-aprile-tra-milano-e-domodossola-22-corse-al-giorno-con-i-nuovi-caravaggio

I Caravaggio hanno ben 18 posti bici – quasi un record – la maggior parte dei quali posti polifunzionali, che possono divenire posti a sedere con sedile rialzabile nel caso non ci siano ciclisti.
Sembrerebbe una buona notizia per chi pedala in Lombardia se non fosse che nessuno si è premurato di modificare le indicazioni sull’orario ferroviario che non riporta il logo “bicicletta”. Poca cosa, dirà qualcuno, se non incontri il capotreno che, nonostante ci sia posto sul treno per le biciclette con tanto di logo sulla carrozza, decida di attenersi rigorosamente a quanto scritto sull’orario ferroviario e lì il logo che indica l’accesso bici NON C’E’!

Questa “dimenticanza” (?) aggiunge confusione a confusione proprio nel momento di massimo utilizzo del treno+bici, la stagione estiva e turistica per eccellenza, che costringe i malcapitati a fare dei veri e propri slalom tra orari ferroviari lacunosi, informazioni contorte e contraddittorie fornite dal personale addetto sui treni e nelle stazioni.

Trenord, peraltro, ha apertamente dichiarato che sarebbe possibile riammettere al trasporto bici la maggior parte dei convogli ora vietati, con modifiche tecniche marginali, ma in un anno nulla si è mosso: è decisamente ora di muoversi in tale direzione!
Questa la calda estate del turista in bicicletta in una regione, la Lombardia, che promuove il cicloturismo a parole per le pagine dei giornali, ma lo ostacola nei fatti con politiche per il trasporto ferroviario che rendono un’incerta avventura il trasporto della bicicletta sul treno.

FIAB Coordinamento Lombardia
Piercarlo Bertolotti, coordinatore.lombardia@fiabitalia.it

Per info: Andrea Scagni (referente FIAB, gruppo lavoro intermodalità), cell. 339 3226541
QUI  l’interrogazione presentata da alcuni consiglieri regionali

 

IL SUPPLIZIO DI TRENORD

IL SUPPLIZIO DI TRENORD

Mentre con questa immagine ricordiamo i bei tempi in cui viaggiavamo per la Lombardia in modalità bici+treno, continuano le peripezie di chi, in queste settimane, tenta di prendere un treno TRENORD con la bicicletta.
Nonostante gli annunci roboanti di TRENORD, siamo ancora alla confusione totale su chi, come e quando è possibile prendere un treno con la bicicletta come si faceva un tempo.

Come Coordinamento FIAB Lombardia, abbiamo scritto a Presidente della Regione ed altri per chiedere conto di questa assurda situazione.

“Alla c.a. di
– Attilio Fontana – Presidente Regione Lombardia
– Claudia Maria Terzi – Assessore Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile
– Lara Magoni – Assessore Turismo, Marketing Territoriale e Moda
– Massimo Sartori – Assessore Enti locali, piccoli comuni
– Carlo Borghetti – Vice Presidente Consiglio Regionale

e p.c.

Matteo Piloni – Consigliere regionale (PD)
Marco Degli Angeli – Consigliere regionale (M5S)
Dario Violi – Consigliere segretario (M5S)
Giuseppe Sala – Sindaco Milano
Marco Guerra – Presidente ANCI Lombardia

Gentili Presidente, Assessori, Consiglieri e Sindaco,
Egr. Presidente ANCI Lombardia

Viviamo un periodo veramente complicato e anche l’economia della nostra Regione è in sofferenza come ovunque. In questo periodo estivo, in particolare, è oltremodo evidente come il comparto del turismo abbia enormi difficoltà nel cercare di riprendere le proprie attività e alcune città hanno anche realizzato un sito per promuovere il turismo nelle loro città

La politica, gli amministratori pubblici, gli imprenditori sono impegnati, ognuno per le proprie competenze (più o meno bene), a cercare soluzioni per rilanciare il settore del turismo, strategico in Lombardia come nel resto dell’Italia.

Anche un’associazione come la nostra, che promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, per il tempo libero e il turismo, ha deciso di dare il proprio contributo lanciando una campagna nazionale – Pedali Uniti d’Italia – che invita i cittadini e le cittadine a fare vacanze in bicicletta in Italia.

Attraverso il cicloturismo è possibile portare economia anche nei territori meno conosciuti, e l’uso della bicicletta permette di fruire delle bellezze locali in modo “lieve” e realmente sostenibile. Il cicloturismo sta dimostrando di essere un elemento formidabile di rilancio delle economie locali e di quel turismo di prossimità di cui tutti parlano.

Ebbene, in Lombardia oggi noi NON possiamo promuovere questa modalità di turismo che ha bisogno di intermodalità con altri mezzi di trasporto e, fra tutti, il treno è quello che ci ha permesso in questi anni di visitare la nostra regione (e molte delle città presenti nel sito) senza intasare strade e autostrade. NON POSSIAMO perché TRENORD non permette di utilizzare il treno con la bicicletta. O meglio, lo permette solo in determinate condizioni, talmente restrittive che rendono impossibile la pratica del treno+bici.

Moltissime nostre associazioni, che negli anni scorsi nel periodo primavera-estate accompagnavano centinaia di persone in modalità treno+bici, hanno abbandonato questa pratica: forse a TRENORD non interessano le nostre entrate? Perché noi paghiamo per il servizio, e anzi paghiamo doppio: per noi e la nostra bicicletta.

E’ questo che vuole Regione Lombardia? Si vuole realmente disincentivare le forme di turismo sostenibile, la mobilità che non inquina, rispetta e valorizza il territorio e il trasporto pubblico, in un momento già critico per l’emergenza covid?

Siamo assolutamente sicuri che non sia questa la volontà di Regione Lombardia. Per questo vi chiediamo di chiamare immediatamente e con forza Trenord, di cui la Regione è committente, ad una analisi e pianificazione seria e coerente del trasporto delle bici sui treni: cosa ben diversa dall’imporre divieti generalizzati e alla cieca, a fronte di problemi relativi in realtà a particolari treni.

A questa analisi noi siamo pronti a dare un contributo, con la serietà che contraddistingue da sempre FIAB, da decenni impegnata a proporre strade e strategie verso una mobilità diversa nel nostro paese. Serietà che in questo momento si fatica a vedere nelle decisioni di Trenord.

Ringraziamo per la disponibilità ed in attesa di vostro cortese e puntuale riscontro, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Milano, 10 luglio 2020″

QUI le richieste puntuali a TRENORD

 

 

VICENDA TRENORD: LE RICHIESTE DI FIAB COORDINAMENTO LOMBARDIA

VICENDA TRENORD: LE RICHIESTE DI FIAB COORDINAMENTO LOMBARDIA

La vicenda Trenord e il divieto di caricare le bici sul treno continua a non vedere una soluzione.
FIAB Coordinamento Regione Lombardia ha inviato una lettera ufficiale ai vertici Trenord e Regione Lombardia, oltre ad altri, con una serie di proposte per affrontare la vicenda che sta colpendo pesantemente non solo il comparto dei lavoratori pendolari ma anche quello del turismo: questo provvedimento impedisce, di fatto, di raggiungere in modalità bici+treno molte delle località lombarde, e questo nel momento in cui si sta promuovendo il turismo di prossimità per dare sostegno alle realtà economiche del territorio.
Le proposte di FIAB Coordinamento Lombardia sono diverse ed articolate ma in sintesi si chiede di:
– ripristinare e potenziare il servizio di trasporto bicicletta su tutti i treni regionali lombardi: solo con un maggior numero di treni si possono evitare da subito i “cosiddetti” assembramenti;
– valutare la possibilità di aggiungere carrozze dedicate esclusivamente alle biciclette, facendo anche le opportune valutazioni sulle linee più frequentate;
– attivare una campagna informativa rivolta a tutti gli utenti del treno e anche al personale viaggiante, per far conoscere le regole dell’utilizzo del treno con la bicicletta: molto spesso le norme non sono conosciute neanche dal personale e si creano inutili equivoci.

TRENORD: VIETATO SALIRE CON LE BICI SUI TRENI

TRENORD: VIETATO SALIRE CON LE BICI SUI TRENI

Mentre da più parti Comuni e Regioni stanno cercando di promuovere l’uso della bicicletta per evitare che le città diventino invivibili a causa dell’aumento del traffico cittadino, la Regione Lombardia che fa? Vieta l’utilizzo del treno con la bicicletta, con buona pace delle migliaia di lavoratori che magari hanno solo questa come possibilità di spostamento per il lavoro o della promozione del cicloturismo nella nostra regione. Si seguito la lettera aperta del nostro presidente che da anni si sposta in modalità treno+bici per andare al lavoro e da domani non potrà più farlo.

“Cara Trenord,
volevo dirti che la tua ultima scelta (divieto di utilizzo bici col treno) non mi sorprende per niente, non hai mai fatto nulla per agevolare il pendolarismo intermodale (es. treno + bici). Nelle altre regioni ci hanno almeno provato, qualcuno ci è anche riuscito, mentre il tuo l’unico “investimento” è stata l’installazione dell’inutile canalina metallica al lato delle scale nei sottopassaggi. Me lo aspettavo che prima o poi avresti vietato l’accesso alle bici. È anche capitato che qualche tuo dipendente non ci facesse salire su treni mezzi vuoti su cui l’accesso alle biciclette era previsto (ma comunque a discrezione del capotreno).

Da anni io faccio parte della categoria di lavoratori pendolari che si spostano in treno con bici e mi sono sempre sentito disincentivato a continuare: la totale assenza di spazi dedicati, i posti “contati”, gli utenti/clienti uno contro l’altro, a litigare per pochi spazi, inadeguati, come te. Hai in gestione una delle migliori reti ferroviarie al mondo, hai da anni la possibilità di migliorare la qualità della vita in Regione, ma non hai mai voluto farlo veramente: penso che ci siano troppi interessi economici e politici che i tuoi capi vogliono tutelare.

Ora i treni sono mezzi vuoti, credo che adibire mezza carrozza con qualche “gancio” per le biciclette non avrebbe tolto il posto a sedere a nessuno, né messo in crisi le tue finanze, ma il tuo vero obbiettivo è non farle salire vero?
I tuoi “capi” in Regione non vogliono favorire una transizione della mobilità in direzione di sostenibilità, salute, ridistribuzione degli spazi, giusto? E soprattutto a loro (e chi li vota) non piace il colore della pelle di tutti quei ragazzi che hanno portato da mangiare a mezza Milano durante il lockdown o sbaglio? Fidati che non andranno a spacciare come vorresti, perché sono persone oneste e grandi lavoratori e ci metteranno molto poco a comprarsi una bici pieghevole (ancora ammessa sui treni, come i monopattini).

Cara Trenord, lasciatelo dire, stai veramente facendo una figuraccia e Milano diventerà un posto migliore anche senza il tuo aiuto. Anzi lo è già, visto che il trasporto delle bici su tutti i suoi mezzi non è vietato, ma è gratuito.
Diego Segalini
Presidente FIAB Melegnano”

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