CITTA’ 30, SICUREZZA PER TUTTI E TUTTE

CITTA’ 30, SICUREZZA PER TUTTI E TUTTE

Sicuramente state seguendo (o avete letto/sentito) del gran parlare intorno al tema di Milano città 30.
Le polemiche e le battute fuori luogo si sprecano e ai leoni da tastiera non è sembrato vero di avere un nuovo argomento per formulare opinioni da esperti del nulla (e per questo esprimiamo tutta la nostra solidarietà al consigliere Mazzei del Comune di Milano, promotore e primo firmatario dell’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale di Milano).
Anche i media, spesso, fanno la loro parte nella disinformazione, paventando di “voler fermare la città”.
Giornali più seri, invece, cercano di entrare nel merito per cercare di dare informazioni corrette: qui potete trovare utili spiegazioni per farvi un’idea più precisa di cosa significa trasformare una CITTA’ A 30 KM/H.

Nel frattempo, anche FIAB, insieme ad altre associazione, ha scritto al Ministro dei Trasporti (che non ha mancato di fare un tweet sull’argomento).
“L’istituzione delle Città 30 è il provvedimento più innovativo ed efficace per contrastare l’incidentalità sulle strade urbane, in quanto coniuga una drastica riduzione delle stragi stradali, l’integrazione tra le diverse composizioni modali di trasporto, il rispetto degli impegni climatici, il miglioramento della vivibilità, oltre che una significativa fluidificazione del traffico”. A ribadirlo sono Fiab insieme a Asvis, Kyoto Club, Vivinstrada, ANCMA, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO che in una lettera scritta e inviata oggi al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (MIT), Matteo Salvini, chiedono un incontro al Dicastero e l’apertura di tavolo di discussione sul tema. L’obbiettivo è promuovere un modello che unisce mobilità sostenibile e sicurezza stradale. Per altro il modello Città 30 è stato già realizzato in diverse città europee.

Dal canto nostro, poco da aggiungere se non che la questione della CITTA’ 30 è una visione nuova delle città, un modo per mettere al centro la persona e la sua sicurezza. La velocità fa la differenza tra la vita e la morte: lo dice anche ACI con un video molto efficace. 

 

MELEGNANO, INCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE BELLOMO

MELEGNANO, INCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE BELLOMO

Martedì 6 dicembre 2022 siamo riusciti ad incontrare la nuova Amministrazione Bellomo di Melegnano.
Per la nostra associazione erano presenti 3 persone del direttivo: Ballati, Pagliaccio e Pedrinelli.
Per l’Amministrazione Comunale l’Assessore Vailati (sicurezza, trasporti, viabilità) e l’Assessora Granata (sport e tempo libero, associazionismo e volontariato).
Abbiamo posto una serie di questioni che consideriamo urgenti da affrontare, tra le altre, ma inizialmente abbiamo chiesto QUALI OBBIETTIVI HA L’AMMINISTRAZIONE PER LA MOBILITA’ A MELEGNANO. La risposta è stata che gli obbiettivi sono dettati dalla redazione del PGTU (Piano Generale Traffico Urbano).
Questa risposta è stata un po’ il leit motiv dell’incontro, anche se più volte abbiamo chiesto quanto meno la loro visione e strategia rispetto al tema e dunque l’incontro è stato di ascolto più che di confronto.

A questo punto ci siamo permessi di portare la nostra visione della città e quale modello di mobilità può dare delle risposte ai numerosi problemi che rendono Melegnano sempre meno vivibile.
La città di Melegnano è piccola e non ci sarà mai spazio per tutti coloro che vogliono muoversi con l’auto privata e parcheggiare (in Lombardia abbiamo 2 auto ogni 3 abitanti).
Ecco perché l’obbiettivo dovrebbe essere non quello di moltiplicare i parcheggi che sono attrattori di nuovo traffico (fatte salve alcune situazioni specifiche), ma diminuire il tasso di motorizzazione e dare l’opportunità alle persone di poter fare a meno di un’auto, ad esempio, e permettere così alle famiglie di avere delle risorse economiche in più nel loro bilancio familiare (mediamente il costo di un’auto si aggira sui 7.000€/anno).

Abbiamo quindi posto anche un obbiettivo che, a nostro avviso, potrebbe essere realizzabile in breve tempo e con risorse economiche contenute: portare al 20% la quota di spostamenti in città in bicicletta.
Per fare questo occorrono iniziative di tipo infrastrutturale, ma anche e soprattutto attività per aiutare le persone a cambiare abitudini di mobilità quotidiana.

Per punti:
– STRADE SCOLASTICHE: riuscire a cambiare stile di mobilità nel casa-scuola significa prima di tutto porre attenzione alla salute e sicurezza dei più piccoli.
Ci siamo messi a disposizione anche perché stiamo già lavorando da tempo con le scuole e il servizio di PEDIBUS va fortemente promosso e potenziato.
– ZTL in CENTRO (Via Conciliazione): è quanto mai urgente trovare una soluzione all’assalto di auto nel centro cittadino, soprattutto nei giorni della movida.
La sensazione generale che noi abbiamo è che non ci sia tutta questa contrarietà da parte della cittadinanza e dunque, con un po’ di coraggio e senza preclusioni ideologiche, il tema può essere affrontato e noi daremo il nostro supporto all’Amministrazione.
– CHIEDIAMO CHE IL TEMA DELLA MOBILITA’ CICLISTICA VENGA TRATTATO DA ESPERTI in materia e di esperti nella struttura comunale non ce ne sono. La nostra proposta è quella di prevedere dei percorsi d formazione tecnica.
– SICUREZZA SULLE STRADE: Suggeriamo campagne da realizzare, tra gli altri, insieme alle autoscuole locali.
– PROMOZIONE PARCHEGGI ESISTENTI, soprattutto in previsione dello shopping natalizio.
Abbiamo sottolineato il fatto che il commercio locale può trovare nuova vitalità solo in una città con ampi spazi pedonali, come dimostrato dalle altre realtà cittadine in Italia e all’estero.
– FESTA PERDONO: abbiamo chiesto se sarà possibile riproporre il nostro progetto di PIAZZA della SOSTENIBILITA’ in Piazza Garibaldi.
Su questo punto accogliamo con piacere la notizia che l’Amministrazione ha proceduto con l’incarico ad un professionista per la sistemazione pedonale della Piazza Garibaldi. 

Per concludere, il nostro auspicio è che dalla fase di ascolto da parte dell’Amministrazione si possa passare in breve tempo ad una fase di attuazione di politiche per la mobilità sostenibile che possano dare a Melegnano un volto nuovo e una più alta qualità della vita.

MELEGNANO E L’AREA B DI MILANO

MELEGNANO E L’AREA B DI MILANO

COMUNICATO STAMPA
Melegnano, 4 dicembre 2022

Leggiamo dai giornali locali che i Comuni della nostra zona stanno affrontando il tema dell’Area B di Milano: sostanzialmente si chiede di sospendere il provvedimento adottato dalla città di Milano perché metterebbe in difficoltà economica i cittadini che si muovono in auto per lavoro.
Ci sono sfumature diverse tra i Sindaci che lasciano intravedere prese di posizione partitiche più che preoccupazione vera nei confronti dei propri cittadini, forse in previsione delle prossime elezioni regionali?

Sicuramente il tema della mobilità delle persone E’ un tema strategico, insieme ad altri, per il prossimo Governo della Regione e, leggendo quanto riportano i media locali, ciò che ci preoccupa maggiormente è vedere ancora una forte contrarietà nei confronti di politiche volte alla riduzione dell’uso dell’auto privata.

I provvedimenti di divieto di accesso in certe aree o il pagamento sono forme ampiamente adottate, insieme ad altre, laddove si fanno politiche per disincentivare l’uso dell’auto privata in favore di altri modelli di mobilità sostenibile, con l’obbiettivo di alleggerire il traffico urbano e rendere più vivibili le città.
I provvedimenti adottati da Milano, prima Area C e ora Area B, vanno in questa direzione, anche se, a leggere i dati, sembra che l’attuazione di Area B non stia dando i risultati sperati: forse per le numerose deroghe che permettono a molti di accedere comunque? Questo lo lasciamo dire ad altri.

A noi invece preme sottolineare ancora una volta che quasi tutte le parti politiche, sebbene con sfumature diverse, non riescono a dire in modo chiaro che occorre diminuire il tasso di motorizzazione, in Lombardia, nelle nostre città come nel resto dell’Italia.
Qualche dato: in Lombardia ci sono 2 auto ogni 3 abitanti, 1 auto ogni 2 metri.
L’Italia è il Paese con il più alto tasso di motorizzazione, dietro al Lussemburgo: 670 auto ogni 1000 abitanti.
I problemi delle nostre città sono la mancanza di spazi e nessun amministratore pubblico potrà mai dare risposte alle esigenze sempre crescenti di chi possiede un’auto, se non pensando di togliere il poco spazio residuale rimasto alle persone, quelle che si muovono con due gambe, di età variabile da 0 a 100 anni!

Da Amministratori Pubblici illuminati ci aspettiamo che facciano richieste per potenziare il trasporto pubblico a partire dalla riattivazione della linea S12 soppressa da TRENORD (alias Regione Lombardia) e mai ripristinata; ci aspettiamo che si riveda il trasporto pubblico su gomma in un’ottica nuova, più aderente alle nuove esigenze delle persone; ci aspettiamo che vengano realizzati progetti innovativi di car-sharing per permettere alle persone, ad esempio, di evitare di avere un’auto privata; ci aspettiamo interventi veri sul tema della mobilità ciclistica e, rimanendo in tema di Città Metropolitana, ci aspettiamo che venga data immediata attuazione al progetto CAMBIO per lo sviluppo della rete ciclabile metropolitana.
In poche parole: dai nostri Amministratori Pubblici e politici locali ci aspettiamo una visione diversa della mobilità che permetta alle persone di poter risparmiare circa 7.000€ all’anno solo perché possono fare a meno di almeno 1 auto in famiglia.

Questo chiediamo alla politica locale e agli Amministratori pubblici: il coraggio di aiutare le persone a cambiare stile di mobilità. E chiediamo impegni precisi verso una transizione ecologica vera della mobilità a chi vuole il nostro voto per governare la Regione Lombardia.

Info: 348 9752878

GIORNATA DELLE VITTIME DELLA STRADA E PARCHEGGIO SELVAGGIO A MELEGNANO

GIORNATA DELLE VITTIME DELLA STRADA E PARCHEGGIO SELVAGGIO A MELEGNANO

Come molti di voi hanno verificato, negli ultimi mesi – più o meno da quando è stata riaperta al transito la via Conciliazione – la città di Melegnano è ogni giorno più fuori controllo: le auto sono parcheggiate ovunque nella pressoché totale assenza di controllo da parte della Polizia Locale.
Il culmine lo si è toccato quando un venerdì sera, durante la sagra della polenta, le auto hanno preso d’assalto il Fossato del Castello, in spregio a qualsiasi rispetto del vero fulcro culturale della città, l’area del Castello.
Anche la Piazza delle Associazioni, una delle poche piazze pedonali di Melegnano, è costantemente presa d’assalto dalle auto nonostante cartelli di Divieto di Transito e Divieto di Sosta con rimozione forzata.
Domenica 20 novembre, Giornata in ricordo delle Vittime della Strada e Giornata dei Diritti dei Bambini e Bambine, abbiamo presidiato l’entrata alla Piazza delle Associazioni che, almeno per una mattina, è rimasta libera dalle auto in sosta.
Decine e decine di automobilisti si sono avvicinati per poter parcheggiare e, visto il blocco di biciclette, con manovre ardite sono andati a parcheggiare altrove, sempre in divieto di sosta, sopra i marciapiedi, sulle aree verdi.
Nessuno di questi automobilisti ovviamente ci ha chiesto di spostarci, ben coscienti che lì non avevano diritto alcuno né di transito né di sosta. E allora la domanda è: se sapete che lì non ci potete parcheggiare, davvero avete bisogno sempre di qualcuno che ve lo impedisca?
L’altra curiosità – si fa per dire – è stata la dichiarazione di un signore che candidamente ci ha detto che lui parcheggia sempre lì “tanto non vengono i vigili”.
Ecco perché diciamo che la città è fuori controllo: ormai i più sanno che la Polizia Locale non interviene, alla faccia della tanto sbandierata sicurezza e legalità di cui in troppi si riempiono la bocca.

Per gli amanti del “non ci sono parcheggi”: quelli del cimitero e del V.le della Repubblica, spesso semi vuoti, distano circa 900mt dal centro, cioè 10 minuti a piedi, cioè quello che raccomandano i medici per tenere sotto controllo il diabete, mezz’ora di attività fisica al giorno (e molti hanno approfittato della bella iniziativa dei Lyons sul tema del diabete giusto la scorsa settimana).

Quella di domenica 20 novembre è solo la prima di una serie di iniziative per chiedere di ristabilire legalità e sicurezza sulle strade di Melegnano, soprattutto in prossimità degli edifici scolastici: contro il parcheggio selvaggio noi ci mettiamo la faccia e anche i nostri corpi.

 

 

ANCORA TRAGEDIE SULLE STRADE, ANCHE A MELEGNANO

ANCORA TRAGEDIE SULLE STRADE, ANCHE A MELEGNANO

Non abbiamo dimenticato i recentissimi drammi stradali sulla Via Emilia a Melegnano, ma ogni volta di più ci mancano le parole, parole che non vengano distorte, parole che non aizzino i peggiori istinti per cercare sempre di pulire la nostra coscienza e non cambiare mai, fino alla prossima vittima.
Ci mancano le parole per gli Amministratori pubblici il cui primo pensiero – SEMPRE – è come gestire il tema SENZA DISTURBARE minimamente l’automobilista, perché i diritti dell’automobilista, piaccia o no, VENGONO SEMPRE prima della vita delle persone.
E questo a prescindere anche dall’appartenenza partitica. Tutto è tollerato, anche lo scempio del parcheggio ovunque: davanti alle scuole, sui sagrati della chiesa, nelle piazze pedonali con tanto di cartello di rimozione forzata, negli stalli dell’handicap, negli spazi verdi come il Fossato del Castello di Melegnano. Tutto tollerato, fino al prossimo incidente dove tutti e tutte si stracceranno le vesti per qualche giorno e poi, via a pestare il piede sull’acceleratore.
Ecco, non abbiamo dimenticato la persona deceduta sulla Via Emilia a cui va il rispetto che si deve ai morti.
E prima di aprire bocca sulle possibili soluzioni, leggiamo, informiamoci, ragioniamo: qui una lettera di Marco Scarponi che molti di noi hanno conosciuto a Melegnano.
“….Questa è la migliore strada possibile e la morte violenta degli altri è il tributo da pagare al progresso motoristico, per la mia e la tua libertà, per la mia e la tua autonomia, vere o presunte che siano. A un monopattino o a una bici elettrica blocchiamo la velocità perché pericolosi e soprattutto perché possono mettere in discussione quelle libertà e autonomia che devono restare chiuse dentro l’automobile, ben protette e soprattutto senza limitatori di velocità….”.
Non assolviamoci: siamo tutti responsabili di questa mattanza!

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