MELEGNANO E L’AREA B DI MILANO

MELEGNANO E L’AREA B DI MILANO

COMUNICATO STAMPA
Melegnano, 4 dicembre 2022

Leggiamo dai giornali locali che i Comuni della nostra zona stanno affrontando il tema dell’Area B di Milano: sostanzialmente si chiede di sospendere il provvedimento adottato dalla città di Milano perché metterebbe in difficoltà economica i cittadini che si muovono in auto per lavoro.
Ci sono sfumature diverse tra i Sindaci che lasciano intravedere prese di posizione partitiche più che preoccupazione vera nei confronti dei propri cittadini, forse in previsione delle prossime elezioni regionali?

Sicuramente il tema della mobilità delle persone E’ un tema strategico, insieme ad altri, per il prossimo Governo della Regione e, leggendo quanto riportano i media locali, ciò che ci preoccupa maggiormente è vedere ancora una forte contrarietà nei confronti di politiche volte alla riduzione dell’uso dell’auto privata.

I provvedimenti di divieto di accesso in certe aree o il pagamento sono forme ampiamente adottate, insieme ad altre, laddove si fanno politiche per disincentivare l’uso dell’auto privata in favore di altri modelli di mobilità sostenibile, con l’obbiettivo di alleggerire il traffico urbano e rendere più vivibili le città.
I provvedimenti adottati da Milano, prima Area C e ora Area B, vanno in questa direzione, anche se, a leggere i dati, sembra che l’attuazione di Area B non stia dando i risultati sperati: forse per le numerose deroghe che permettono a molti di accedere comunque? Questo lo lasciamo dire ad altri.

A noi invece preme sottolineare ancora una volta che quasi tutte le parti politiche, sebbene con sfumature diverse, non riescono a dire in modo chiaro che occorre diminuire il tasso di motorizzazione, in Lombardia, nelle nostre città come nel resto dell’Italia.
Qualche dato: in Lombardia ci sono 2 auto ogni 3 abitanti, 1 auto ogni 2 metri.
L’Italia è il Paese con il più alto tasso di motorizzazione, dietro al Lussemburgo: 670 auto ogni 1000 abitanti.
I problemi delle nostre città sono la mancanza di spazi e nessun amministratore pubblico potrà mai dare risposte alle esigenze sempre crescenti di chi possiede un’auto, se non pensando di togliere il poco spazio residuale rimasto alle persone, quelle che si muovono con due gambe, di età variabile da 0 a 100 anni!

Da Amministratori Pubblici illuminati ci aspettiamo che facciano richieste per potenziare il trasporto pubblico a partire dalla riattivazione della linea S12 soppressa da TRENORD (alias Regione Lombardia) e mai ripristinata; ci aspettiamo che si riveda il trasporto pubblico su gomma in un’ottica nuova, più aderente alle nuove esigenze delle persone; ci aspettiamo che vengano realizzati progetti innovativi di car-sharing per permettere alle persone, ad esempio, di evitare di avere un’auto privata; ci aspettiamo interventi veri sul tema della mobilità ciclistica e, rimanendo in tema di Città Metropolitana, ci aspettiamo che venga data immediata attuazione al progetto CAMBIO per lo sviluppo della rete ciclabile metropolitana.
In poche parole: dai nostri Amministratori Pubblici e politici locali ci aspettiamo una visione diversa della mobilità che permetta alle persone di poter risparmiare circa 7.000€ all’anno solo perché possono fare a meno di almeno 1 auto in famiglia.

Questo chiediamo alla politica locale e agli Amministratori pubblici: il coraggio di aiutare le persone a cambiare stile di mobilità. E chiediamo impegni precisi verso una transizione ecologica vera della mobilità a chi vuole il nostro voto per governare la Regione Lombardia.

Info: 348 9752878

REGIONE LOMBARDIA: UNA RISOLUZIONE A SOSTEGNO DELLA MOBILITA’ DOLCE

REGIONE LOMBARDIA: UNA RISOLUZIONE A SOSTEGNO DELLA MOBILITA’ DOLCE

Da tempo il Coordinamento FIAB Regione Lombardia sta lavorando per cercare soluzioni all’annoso tema bici+treno.
Accogliamo quindi con piacere la notizia dell’approvazione in Consiglio Regionale della Risoluzione sulla mobilità dolce.

Di seguito il comunicato stampa del Gruppo Consigliare PD.

 

COMUNICATO STAMPA

Mobilità dolce
BOCCI (PD): “APPROVATA LA RISOLUZIONE CHE METTE LA LOMBARDIA SU DUE RUOTE” 

Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi all’unanimità la risoluzione ‘Misure di sostegno alla mobilità ciclistica e dolce’, un progetto che il Gruppo regionale del Pd caldeggiava da due anni, dopo aver depositato una prima bozza di atto.
Nel testo, ora confermato dall’Aula, si impegna la Regione in progetti e interventi con gli enti territoriali per favorire la mobilità ciclistica quotidiana e cicloturistica all’interno della Regione, supporto ai Comuni nella progettazione, realizzazione, manutenzione e messa in sicurezza dei percorsi ciclabili, stanziamento di risorse, anche facendo ricorso al Pnrr, implementazione dell’intermodalità soprattutto treno-bici, con nuovo materiale rotabile, carrozze dedicate, nuove velostazioni, incentivi a modelli come il bike to work, campagne di educazione all’uso della bici nelle scuole, sostegno finanziario per adottare servizi come bike sharing, bike pooling, pedibus e bicibus.

“Da settembre 2020, quando abbiamo posto il tema con una nostra proposta di risoluzione, sono stati fatti passi avanti grazie a un lavoro trasversale con tutti i gruppi consiliari: siamo stati tra i promotori ed è importante che ci sia stata sensibilità sul tema e convergenza sulle scelte da parte di tutti”, commenta la consigliera dem Paola Bocci, correlatrice del testo assieme alla collega della Lega, Simona Pedrazzi.
“Il risultato è stato ottenuto dopo l’ascolto dei tanti soggetti nelle audizioni e grazie ai colleghi che hanno approvato all’unanimità una risoluzione che impegna la Regione a mettere in campo azioni efficaci a sostegno della mobilità sostenibile”.

Bocci ha ricordato al consiglio, una volta di più, che “la mobilità dolce è cresciuta molto, non solo nel turismo, perché molti si spostano in bici per studiare e lavorare. Da tutti gli incontri che abbiamo fatto è emersa la necessità di un impegno costante della Regione, in particolare su alcune grandi direttrici: il supporto agli enti locali per progettare, realizzare e mantenere percorsi ciclabili che vorremmo sovracomunali, l’implementazione dell’intermodalità, la sensibilizzazione alla mobilità sostenibile, in sicurezza, a partire dalle scuole, la valorizzazione del cicloturismo”.

Milano, 28 giugno 2022
Laura Sebastianutti
Ufficio Stampa
cell. 349 5575775

ARRIVERA’ LA PRIMAVERA, MA I TRENI CON LA BICICLETTA AL SEGUITO IN LOMBARDIA SONO ANCORA AL PALO

ARRIVERA’ LA PRIMAVERA, MA I TRENI CON LA BICICLETTA AL SEGUITO IN LOMBARDIA SONO ANCORA AL PALO

Le bigie giornate di questi mesi invernali hanno messo in letargo la questione treno+bici, ma la primavera arriva molto prima di quanto non si pensi e il problema di chi vorrebbe utilizzare la bicicletta col treno riesploderà insieme al crescente sviluppo del settore del cicloturismo in Lombardia come nel resto d’Italia.
Con punte del +40% di incremento nel 2021 in zone come il Lago di Garda e di Como (dati Expedia), il settore del cicloturismo sta dimostrando essere una “vera gallina dalle uova d’oro” per il rilancio del turismo e delle economie locali.
Come sanno gli esperti del settore, il cicloturismo non vive di soli percorsi ciclabili, ma ha necessità di una serie di servizi che rendono la vacanza in bicicletta semplice, oltre che piacevole. Il servizio di trasporto treno+bici è uno dei servizi essenziali che permette di “allungare” il proprio viaggio e raggiungere anche località non facilmente accessibili in bici in giornata.
La Regione Lombardia, con l’incongruo divieto di trasporto biciclette sui treni regionali, sembra non essere interessata a sviluppare questo segmento economico che, oltre a portare economia diffusa sui territori, permette di fare turismo all’insegna della vera sostenibilità: cosa c’è di meno inquinante di un viaggio in bicicletta, combinato con un tratto in treno?

Oggi più che mai, la questione della mobilità sostenibile è – o dovrebbe essere – al centro dell’attenzione della politica nazionale e non: TRENORD e la Regione Lombardia non possono sottrarsi all’impegno di incentivare un nuovo modello di mobilità, per la quotidianità ed il tempo libero.
Modernizzare il materiale rotabile, attrezzare treni per accogliere grandi gruppi, almeno lungo tratte di particolare interesse, adeguare le stazioni per permettere l’accesso facilitato ai binari a chi ha una bicicletta con un pesante bagaglio, realizzare parcheggi sicuri e protetti per chi deve lasciare la bicicletta in stazione: sono solo alcune delle iniziative indispensabili per scegliere di lasciare a casa la propria auto.

PROGRAMMA REGIONE LOMBARDIA ENERGIA, AMBIENTE, CLIMA: IL CONTRIBUTO DI FIAB coordinamento LOMBARDIA

PROGRAMMA REGIONE LOMBARDIA ENERGIA, AMBIENTE, CLIMA: IL CONTRIBUTO DI FIAB coordinamento LOMBARDIA

Torna l’autunno e con l’autunno tornano i problemi di inquinamento delle città, acuiti oggi dal minor uso del trasporto pubblico per i problemi post COVID….e non abbiamo ancora acceso i riscaldamenti!
La Regione Lombardia sta predisponendo un PROGRAMMA REGIONALE PER L’ENERGIA, L’AMBIENTE E IL CLIMA con gli obbiettivi, tra gli altri, di ridurre i consumi di energia, migliorare la qualità dell’aria e il sistema dei trasporti.

Come FIAB Coordinamento Lombardia ci è stato chiesto un contributo che abbiamo illustrato durante la Commissione VI del Consiglio Regionale.

 

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