PORTABICI PER AUTO: NUOVE NORME….E NUOVI PROBLEMI

PORTABICI PER AUTO: NUOVE NORME….E NUOVI PROBLEMI

Mai una gioia in Italia per chi vorrebbe utilizzare la propria bicicletta per gli spostamenti quotidiani o per le vacanze!
Senza elencare tutte le difficoltà che ognuno di noi incontra nelle città e nell’utilizzo del treno+bici, ora il Governo ha pensato che anche portare la bici con la propria auto va in qualche modo limitato.
Ovviamente le priorità in Italia sono le dimensioni delle biciclette che potrebbero sporgere dai portabici e dunque vai di nuove norme per rendere “sicuro” il trasporto bici con l’auto: per sapere esattamente cosa viene richiesto vi rimandiamo alla lettura del documento preparato dal Centro Studi Fiab.

Nel frattempo sta girando una raccolta firme che trovate qui, mentre FIAB nazionale è in contatto con ANCMA, l’associazione nazionale dei costruttori di bici e moto per cercare  insieme di modificare la norma.

LA FRANCIA E IL “COPIA-INCOLLA”

LA FRANCIA E IL “COPIA-INCOLLA”

Nell’anno di grazia 2023 d.c (dopo Covid), si torna a pedalare oltre l’italico confine: Francia, Canal du Midi, da Toulouse a Sète. È sano ogni tanto verificare de visu cosa fanno gli altri e scoprire che il mondo della ciclabilità esiste ed è molto più semplice di come lo si vive in Italia.

Ogni volta che pedalo in paesi a “ciclabilità avanzata” mi chiedo perché in Italia è tutto complicato, quando si tratta di bicicletta.
In Francia ho pedalato su strade a senso unico eccetto bici dove gli automobilisti attendevano serenamente che transitassero i ciclisti perché in due non ci si stava; tantissime le soluzioni con corsie ciclabili in carreggiata ben segnalate; cartelli ovunque che chiedono di fare attenzione a pedoni e ciclisti; accorgimenti semplici come una sagoma di un bambino agli attraversamenti pedonali. E no, non eravamo nei paesini sperduti nel nulla, ma anche in città medio grandi e sicuramente paragonabili a una qualsiasi realtà urbana di medie dimensioni della grande ed evoluta Città Metropolitana di Milano (tipo Melegnano).

Poi torni a casa e ti restano tanti ricordi, gli occhi ancora pieni dei paesaggi e luoghi visitati, le esperienze condivise con bici-amici…e una domanda martellante “perché da noi no?”

Giulietta

PS: Se volete vedere un po’ di foto e un breve video cliccate QUI

NO AL TAGLIO DEI FONDI DEL PNRR PER LE CICLOVIE TURISTICHE

NO AL TAGLIO DEI FONDI DEL PNRR PER LE CICLOVIE TURISTICHE

COMUNICATOSTAMPA

L’appello al Governo delle associazioni che si occupano di mobilità sostenibile e ambiente per sostenere lo sviluppo del settore cicloturistico.

L’annunciato taglio di 400 milioni di euro rischia di paralizzare lo sviluppo del cicloturismo. Bisogna mantenere gli investimenti sulla mobilità attiva. Indispensabile finanziare i progetti in regola con le scadenze PNRR e riallocare le risorse residue ai Comuni per la realizzazione di percorsi ciclabili sicuri casa-scuola, promuovendo il benessere delle nuove generazioni e stili di vita più sani.

L’annunciato taglio dei fondi del PNRR previsti per le ciclovie turistiche per un ammontare di 400 milioni di euro paralizzerà molti progetti già avviati o in fase di appalto. A darne conto sono le associazioni che si occupano di mobilità sostenibile e ambiente – FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Clean Cities Campaign, Milano Bicycle Coalition, ISDE Italia Associazione Medici per l’Ambiente, Fondazione Michele Scarponi, hub.MAT, Salvaiciclisti – che manifestano forte preoccupazione di fronte alle scelte del Governo, a cui rivolgono un appello corale.
Con i nuovi tagli, infatti, sarà inevitabile un ulteriore rallentamento del processo di trasformazione della mobilità italiana che andrà a ripercuotersi negativamente anche sul cicloturismo, un settore in salute e con enormi potenzialità di sviluppo. Ed è proprio questo il comparto a cui il Governo, a più riprese, attraverso il Ministero del Turismo, ha invece dato ampio rilievo con campagne comunicative volte a promuovere la rete Bicitalia.

Dopo le richieste dei giorni scorsi presentate durante la Conferenza Stato Regioni, le associazioni lanciano quindi l’allarme e chiedono di lasciare intatti i finanziamenti per tutti quei progetti che riusciranno a rispettare le scadenze imposte dai fondi PNRR. Laddove, invece, i ritardi in fase di approvazione o di progettazione non permetteranno di attingere ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dovrà essere individuata comunque una copertura economica con altre fonti di finanziamento, per permettere alla rete Bicitalia di procedere secondo le previsioni.

In aggiunta, le associazioni chiedono che i fondi PNRR inutilizzati per le ciclovie turistiche vengano comunque destinati allo sviluppo della ciclabilità nazionale. In particolare il finanziamento di progetti di piccole dimensioni destinati ai Comuni, per realizzare infrastrutture ciclabili casa-scuola. Questi interventi, infatti, non necessitando di lunghi iter progettuali e di appalto, permetteranno il rispetto delle scadenze imposte.
A questo proposito, non possiamo trascurare la crescente sedentarietà nel nostro Paese, un problema che riguarda soprattutto i giovani. Da questo punto di vista la sicurezza nei percorsi casa-scuola è fondamentale per restituire autonomia ai bambini e ai ragazzi, promuovendo la mobilità attiva e uno stile di vita più sano, riducendo il traffico, la pericolosità delle strade e l’inquinamento, soprattutto davanti alle scuole.

“Ci appelliamo al forte sentimento di genitorialità più volte espresso dalla Presidente del Consiglio Meloni – concludono le associazioni – affinché attraverso il finanziamento di progetti casa-scuola l’Italia possa garantire un futuro più sano, sicuro e indipendente alle generazioni più giovani. La messa in sicurezza, con itinerari ciclabili, dei percorsi casa-scuola è un passaggio indispensabile per offrire alle famiglie una più facile gestione degli spostamenti quotidiani ed è in linea con le indicazioni della Società Italiana di Pediatria che individua nel diritto alla mobilità attiva di bambini e ragazzi un aspetto imprescindibile della loro salute”.

CICLOTURISMO: LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO

CICLOTURISMO: LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO

Siamo nei mesi più gettonati per le vacanze e molti di noi si sposteranno per “staccare la spina” dagli impegni quotidiani.
Nel panorama del settore turistico, c’è un elemento che sta emergendo con una vivacità inimmaginabile fino a pochi anni fa: il cicloturismo nelle sue diverse forme.

Fino a qualche anno fa appannaggio di nazioni più mature dal punto di vista ciclabile, oggi anche l’Italia sta diventando una meta molto ambita per il cicloturismo con numeri in crescita esponenziale.
Valerio Montieri, progettista e consigliere FIAB nazionale (ben conosciuto anche a Melegnano per la realizzazione della via Conciliazione) è l’autore di un interessante articolo pubblicato come inserto della Rivista “Pagine Turismo”.
L’articolo lo trovate qui e contiene molti elementi utili per avere un quadro di questo settore economico in rapida crescita: ne consigliamo quindi la lettura a tutti coloro che sono interessati a vario titolo (dagli operatori economici ai politici e amministratori pubblici) allo sviluppo del SETTORE ECONOMICO DEL CICLOTURISMO.

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