COMUNICATO STAMPA

Dopo la tragedia de L’Aquila, subito divieto di transito e sosta per auto e moto nei pressi di  tutte le scuole. 

Sulle strade italiane muore un bambino ogni 12 giorni. Le strade vicino alle scuole si confermano ad altissimo rischio. Le associazioni per la mobilità attiva e sostenibile chiedono interventi immediati.
Ieri a L’Aquila, un’automobile incustodita ha sfondato la recinzione di una scuola materna, uccidendo un bambino e ferendone altri cinque.
È la norma davanti agli istituti scolastici di tutta Italia: automobili e mezzi a motore che sostano o sfrecciano di fronte agli ingressi delle scuole di ogni ordine e grado, creando pericolo, inquinamento e cattiva educazione stradale. A subirne le conseguenze nefaste, come sempre accade, vittime innocenti. Ancora una volta si sarebbe potuto evitare.

Per limitare i danni, diretti e indiretti, prodotti dai mezzi a motore, dal 2020 è stata introdotta nel Codice della Strada la “zona scolastica”. Un’area in prossimità della scuola, in cui è garantita una “particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente”  (art. 3 comma 58-bis del C.d.S.).
Per istituire una strada scolastica è sufficiente che il Sindaco emetta un provvedimento limitativo della circolazione, sosta o fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli (art. 7 comma 11 bis del C.d.S.).
Nonostante siano trascorsi due anni dall’introduzione delle strade scolastiche nel Codice della Strada, questo provvedimento è stato adottato solo da poche decine di comuni su un totale di oltre 8000. Si tratta di un numero irrisorio a fronte del valore in termini di sicurezza e salute per i nostri bambini, soprattutto se paragonato alle centinaia di strade scolastiche già realizzate in città europee come Londra (500), Parigi (170) e Barcellona (150).

Le strade scolastiche sono strumenti facilmente attuabili, normati e riconosciuti ovunque come indispensabili. L’inerzia da parte dei Comuni nell’istituirle ha purtroppo conseguenze molto pesanti: la tragedia di ieri è solo l’ultimo episodio sconvolgente di uno stile di mobilità non più accettabile, non più sostenibile. Leggiamo messaggi di cordoglio da parte di Parlamentari, Presidenti di Regione e Sindaci. Il cordoglio non basta. Si vada oltre.

Chiediamo che:

  • I Sindaci colmino il ritardo accumulato in questi due anni, ed emettano, già da domani, divieti di transito e parcheggio ad auto e moto di fronte ad asili e scuole: bastano un’ordinanza, un cartello e una transenna.

  • I Dirigenti scolastici liberino da subito i cortili delle scuole dal parcheggio delle auto di personale e genitori, che sono un rischio quotidiano di tragedie e privano i più piccoli di spazi di gioco ed educazione all’aperto.

  • Il Parlamento renda obbligatoria l’istituzione delle zone scolastiche davanti a ogni istituto, con chiusura al traffico e alla sosta delle macchine come minimo negli orari di entrata e uscita degli alunni mediante barriere fisiche.

  • I Presidenti e Consiglieri di Regione facciano pressione a livello nazionale affinché l’obbligo sia istituito.

Coordinamento Associazioni e Movimenti Ambientalisti per la Mobilità Attiva e Sostenibile.

FIRMATARI (in ordine alfabetico):
Bike4City Aps
Bikeitalia.it
Bike to school Asd
Bike to school Napoli
Cicloriparo Genova
Cinnica libera consulta per l’infanzia – Bologna
Circoliamo Sampierdarena
Cittadini per l’Aria
Clean Cities Campaign
Consulta cittadina sicurezza stradale, mobilità dolce, sostenibilità di Roma Capitale
Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico di Torino
Consulta comunale della Bicicletta di Bologna
Ecoborgo Campidoglio Aps Torino
Famiglie senza auto
FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta
Fondazione Michele Scarponi Onlus
Fondazione Luigi Guccione
Genitori AntiSmog
hub.MAT APS
Kyoto Club
Legambici – Legambiente per la mobilità attiva e la ciclabilità APS, Milano
Legambiente Onlus
Massa Critica Genova
Massa Marmocchi – In bici a scuola Milano
Milano Bicycle Coalition ASD
Napoli per Bambini
Salvaiciclisti-Bologna APS
Salvaiciclisti Roma – Sic Roma APS
Teachers For Future Italia
t-Riciclo Bimbi a Basso Impatto
#genovaciclabile

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