Dopo 3 settimane di attività con le scuole, proviamo a fare un bilancio di questa proposta progettuale, nata un po’ per caso dalla collaborazione di FIAB Melegnano con l’associazione ROCCA BRIVIO e la Cooperativa “PRATICARE IL FUTURO”

Il COVID ha rivoluzionato la vita di tutti, compresa quella della scuola, e i più giovani hanno pagato un pegno pesantissimo le cui conseguenze sono ancora da scoprire.
Per cercare di “riparare” in parte questa situazione, il Ministero dell’Istruzione ha dato alle scuole la possibilità di offrire attività didattiche/educative oltre il termine classico della chiusura dell’anno scolastico. Gli intenti erano molteplici e su tutti quello di offrire agli studenti e studentesse l’opportunità di recuperare e ricostruire quelle relazioni che la mancanza di presenza fisica a scuola ha lacerato e che, anche dopo il lockdown, talvolta i nostri giovani hanno avuto difficoltà a riannodare, con ripercussioni negative anche sulla qualità dello studio.

Abbiamo quindi pensato di proporre un’attività per offrire nuove situazioni di relazione tra i ragazzi e le ragazze, tra studenti di classi diverse e persone di età varie; un’attività anche fisica che tanto è mancata nei molti mesi di “clausura” forzata; un’attività per ripartire dalla realtà intorno a noi fatta di ambiente, cultura e bellezza. Il tutto con l’obbiettivo di trasmettere un’idea diversa del vivere quotidiano e far crescere una generazione nuova di cittadini e cittadine per costruire un futuro realmente sostenibile.

Le età dei ragazzi/e variava dalla 3^ alla 5^ della scuola primaria per un totale di 47; le scuole quelle di Carpiano, Riozzo e Melegnano; abbiamo percorso in totale circa 2.940 km e risparmiato circa 170 kg di CO2: questi dati da soli basterebbero per dire che è stato un bel successo.

Non conoscevamo prima questi giovani ma qualche strascico da lockdown da COVID lo abbiamo registrato: l’auspicio è che questa esperienza possa aver dato loro qualche spunto per ripartire in modo diverso anche nel rapporto con la scuola.
La maggior parte di loro usa la bicicletta come “gioco”, ovviamente, e abbiamo cercato di far capire che è anche un mezzo di trasporto che va conosciuto, mantenuto in efficienza e usato con attenzione nei contesti urbani.
La maggioranza di loro, per non dire la quasi totalità, ha una totale sudditanza nei confronti del mezzo auto e con fatica riescono ad immaginare una città in cui gli spazi possano appartenere anche a loro: alla richiesta di pensare al futuro hanno dipinto una città piena di auto volanti, perché ovviamente hanno capito che di spazio “in terra” non ce n’è più. Questa cosa ci ha messo un po’ di tristezza, ma la comprendiamo: del resto tutta la pubblicità delle auto mostra loro realtà che non esistono.
Abbiamo capito, attraverso i loro ragionamenti, che il mito della velocità è duro a morire….anche se questo fa morire le persone e il pensiero è andato ai “grandi” che forse dovrebbero porre maggiore attenzione a come utilizzano l’auto, soprattutto se hanno con loro i figli.

Le esperienze fatte in queste settimane immersi nella natura, a contatto anche con animali, conoscendo la bellezza dell’ambiente anche quello fatto di architettura, come Rocca Brivio, pensiamo possano aver arricchito il loro sapere e la loro voglia di scoprire.

Esperienze sgradevoli in strada si contano sulle dita di una mano.
Un paio di auto e un camion (in giorni diversi) parcheggiati sulla corsia ciclabile della via Emilia, prontamente spostati dai proprietari che hanno capito la situazione.
Un automobilista che, con fare arrogante, ci ha chiesto perché eravamo sulla via Emilia con i ragazzini, ma non si rendeva conto che eravamo sulla corsia ciclabile e ne avevamo tutto il diritto: quando abbiamo detto che avremmo chiamato la Polizia Locale per dirimere la questione, se ne è andato sgommando.
Una signora che in un attraversamento pedonale si è “irritata” perché osavamo essere in tanti in bicicletta, pur non impedendo a lei di attraversare regolarmente e senza problemi….e questo a conferma che i problemi per i ciclisti non sono solo causati dagli automobilisti.
A parte questi episodi, le persone in auto o a piedi ci guardavano con “tenerezza”, rispetto e divertimento, anche quando ingombravamo gli attraversamenti per qualche minuto in più.
Ora speriamo che il seme della sostenibilità piantato nel cuore di questi giovani possa essere alimentato ogni giorno per far crescere tanti meravigliosi “alberi della vita”.

Da ultimo un ringraziamento va alle tante, straordinarie persone che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto che speriamo possa diventare un percorso didattico permanente nelle scuole: Daniela, Paola, Luciana, ma anche Rosanna, Marinella, Vittorio, soci FIAB Melegnano su cui si può sempre contare; Massimo, Armida e Luigi dell’associazione Rocca Brivio, Giuliana della Cooperativa “Praticare il futuro”. Sono risorse straordinarie del nostro territorio e lavorare insieme a loro è stato bellissimo.
Per concludere: parlare di sostenibilità è importante ma poi bisogna praticarla ogni giorno, fin da piccoli. Noi ci abbiamo provato.
Giulietta, responsabile del progetto

ps: le foto delle tre settimane le trovate qui e le immagini rendono molto più delle parole

Questa è una foto che mi piace tantissimo: eravamo, sì,  distrutte ma felici del successo

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