Il 2021, seppur in continuità dal punto di vista sanitario con il precedente, non è stato un anno del tutto nefasto se consideriamo i progressi fatti a livello nazionale e locale in direzione di un nuovo modello di mobilità. Sono state introdotte importanti novità nel codice stradale: le case avanzate, spazi sicuri riservati ai ciclisti nei pressi degli incroci regolati dai semafori, il doppio senso ciclabile, già diffusissimo in tutta Europa – mancavamo solo noi! –  le corsie ciclabili e le strade urbane ciclabili. I bici-incentivi hanno incrementato il numero degli utenti dei mezzi a due ruote ecologici anche se c’è ancora molto da lavorare sul cambiamento delle abitudini, soprattutto sulla consapevolezza che l’utilizzo dell’auto per i piccoli spostamenti non è solo anacronistico ma è soprattutto sconveniente, per sé e per gli altri. Ma più di un passo nella giusta direzione è stato fatto.
Abbiamo assistito a un nuovo approccio, da parte delle Amministrazioni locali, alla pianificazione degli spazi urbani ma soprattutto a un nuovo atteggiamento nei confronti della mobilità in generale. Non ci limitiamo a Melegnano: tante Giunte del territorio sono sempre più consapevoli che il cambiamento deve partire dal basso e che devono guidare le persone verso nuove abitudini; la paura di cambiare e l’attaccamento alle vecchie cattive consuetudini sono ancora troppo diffuse e gli interventi a livello urbano e cittadino servono proprio a stimolare un rinnovamento, non solo degli spazi, ma in ognuno di noi.
Gli interventi concreti sono tanti e sono sotto gli occhi di tutti: sempre più comuni hanno un Biciplan (compresa, da poco, la Città Metropolitana di Milano), l’adesione e la promozione della marchiatura dei telai per il contrasto ai furti, la ridistribuzione degli spazi stradali (es. corsie ciclabili della Via Emilia, nuovo progetto di Via Conciliazione, ecc) sono solo alcuni esempi di una nuova e sempre più diffusa attitudine verso un nuovo modo di muoversi in città.
Gli ultimi della classe sono coloro che non si sono ancora resi conto dell’urgenza del cambiamento, quelli sempre pronti a polemizzare quando viene tolto un posto auto per allargare un marciapiede, quelli che si ergono a difensori dei ciclisti solo quando il tema è completamente strumentalizzato a livello politico (perché la bicicletta ha un suo appeal nelle campagne elettorali), ma ripongono il mezzo appena terminate le elezioni (e quanto ci sarebbe piaciuto invece confrontarci in una qualche occasione delle tante proposte da Fiab Melegnano in questi anni!).
Un obbiettivo ambizioso e temerario per il 2022 potrebbe proprio essere quello di far venire voglia a queste persone di guardare in alto, come nel nuovo film Don’t look up con dei superlativi Leonardo Di Caprio, Jennifer Lawrence e Meryl Streep, ma in questo caso più di che guardare in alto si tratterebbe di guardarsi intorno e rendersi conto che esiste un mondo oltre la propria comfort zone e più in là di un palmo dal naso.
Buon anno e buone pedalate!

Diego Segalini
Presidente

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